La Nuova Venezia 15 agosto 2019
MIRA. Proteste e accuse agli enti locali per la condizione in cui versa il Naviglio del Brenta da Malcontenta a Stra da parte di residenti, operatori turistici e forze politiche. I problemi denunciati sono la proliferazione delll’alga infestante “Ludwigia Grandiflora” conosciuta comunemente come “poracchia”, il mancato dragaggio dei canali da 40 anni, i costanti franamenti delle rive e il mancato sfalcio dell’erba. «La situazione», spiegano alcuni operatoti turistici, «è insostenibile. Si rischiano pericoli per la navigazione dei burchielli a causa del mancato scavo ad esempio del Naviglio del Brenta mentre le erbacce e le alghe infestanti proliferano a ridosso delle ville. A settembre è in programma Riviera Fiorita. Cosa intendono fare Comuni e Regione?». Sulla questione dell’alga infestante interviene la consigliera di opposizione del gruppo Mira in Comune Lavinia Vivian. «Con il caldo la Ludiwigia», dice, «torna puntualmente, è una pianta invasiva, i cui effetti sono molto impattanti. Però esistono modi per contrastarla. Sia nel 2012 che nel 2017, “Mira 2030” prima e “Mira in Comune “poi, si sono avvalsi di esperti del settore producendo un dossier che hanno consegnato alle amministrazioni Maniero e Dori. Sono illustrati i modi e i tempi per contrastare la Ludiwigia, ma il Comune è fermo». La replica immediata arriva dall’assessore all’ambiente Maurizio Barberini: «Naviglio del Brenta, canale Taglio e canale Novissimo», spiega l’assessore, «sono di competenza del Genio Civile e quindi le critiche sono fatte all’indirizzo sbagliato. Sull’ansa sul Naviglio a Mira Porte si è forse creata nel fondale una motta che potrebbe provocare problemi al transito delle imbarcazioni. Mancano scavi dei canali da decenni». –A.Ab.–
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